Quasar Institute: gli studenti del master di Interior Design ripensano gli spazi di WeGIL

Intervista a Daniele Giorgi, professore e coordinatore del Master di Interior Design.

In cosa consiste la convenzione tra il Quasar Institute e LazioCrea per il ripensamento degli interni di WeGIL, e che tipo di progetto avrà luogo da questa collaborazione?
Al centro della convenzione tra QIAD e Laziocrea c’è il progetto previsto dall’ordinamento del Master in Interior Design per il secondo dei tre workshop progettuali sui quali è articolato il corso. Si tratta del progetto di Interior Design per uno spazio destinato al lavoro o alla cultura. Grazie alla convenzione, tale progetto viene sviluppato sugli interni dell’edificio WeGIL (la ex sede dalla Gioventù Italiana del Littorio) a Trastevere. Si tratta di un edificio di rilevante interesse storico e artistico (progettato e realizzato dall’Arch. Luigi Moretti negli anni ‘30 del 900), nel pieno centro di Roma, gestito da Laziocrea e adibito oggi a esposizioni temporanee e servizi (biglietteria, bookshop, guardaroba, formazione e una sala per postazioni di lavoro condivise).
Attraverso Laziocrea, i nostri studenti hanno la possibilità di esercitarsi su un edificio di particolare pregio, su un caso reale esistente e in aderenza alle esigenze di una ipotetica committenza (Laziocrea). Al tempo stesso l’ipotetica committenza ha modo di vedere le potenzialità del proprio spazio attraverso lo sguardo visionario dei nostri giovani progettisti di interni e della docente che li coordina, l’architetta Valentina Martino.

Quali indicazioni seguiranno gli studenti per realizzare il loro progetto? Quale metodo di lavoro e che tipo di supporto avranno nell’ideazione e realizzazione della loro proposta?
Sotto la guida dell’architetta Martino e grazie ai contributi degli altri docenti afferenti al corso (illuminotecnica, disegno e modellazione 3d, fotografia, comunicazione, storia, materiali) gli allievi del Master rispondono alle esigenze di Laziocrea dando nuova immagine e funzionalità agli spazi dell’edificio WeGIL. Partendo dal rilievo dello stato di fatto e passando per gli schizzi preliminari, gli allievi studiano le soluzioni di progetto fino alla scala esecutiva degli arredi.
Per arrivare all’obiettivo, si utilizzano strumenti come la fotografia, il disegno a mano libera, la rappresentazione 3D fotorealistica e la messa a punto di modelli fisici tridimensionali in scala (plastici) costruiti all’interno del FABLAB (laboratorio di modellazione e prototipazione) di QIAD.
Nell’elaborazione del progetto gli allievi sono supportati, oltre che dai docenti della Accademia, anche dal confronto continuo con Laziocrea reso possibile proprio grazie alla convenzione in essere. Il metodo di lavoro è quello dello “imparare facendo”. Le figure di riferimento e guida per i 10 allievi sono ben 8 tra docenti e risorse Laziocrea.

Quali sono gli obiettivi del progetto e le opportunità per gli studenti coinvolti?
L’obiettivo principale è quello di affinare le capacità progettuali degli allievi alle differenti scale del design di interni. Non meno importante è l’esercizio di rispondere a esigenze specifiche della committenza. Come in un tema, oltre che saper scrivere bene, è necessario anche non andare fuori tema, così, per il progetto di interni, aldilà della bellezza e fattibilità di ciò che si pensa, non si deve mai perdere di vista l’obiettivo fissato da chi attribuisce l’incarico. Insomma la committenza (Laziocrea) scrive il tema e verifica che gli allievi non vadano fuori tema, i docenti insegnano a “svolgere” il tema, gli allievi imparano.
La grande opportunità per gli allievi è quella di avere un interlocutore, potenzialmente interessato, a cui dimostrare le proprie capacità.
Ma poiché ci piace esagerare, la convenzione prevede anche un’altra grande possibilità per i nostri ragazzi: quella di esporre i risultati dei propri lavori all’interno dello stesso spazio espositivo WeGIL (pandemia permettendo).

Non è la prima volta che il vostro istituto collabora con enti e organizzazioni per coinvolgere gli studenti in sfide progettuali. In cosa si differenzia l’iniziativa di quest’anno dalle precedenti?
In passato QIAD ha collaborato con importanti realtà imprenditoriali e istituzionali di calibro nazionale e internazionale come Fendi, Ferrarelle, Barilla, Comune di Roma. Ogni esperienza è resa unica e differente dalle qualità umane dei soggetti coinvolti e dallo spirito del progetto.
La sfida progettuale portata avanti in convenzione da Master ID e Laziocrea, si differenzia per la importanza della cornice in cui l’intervento progettuale è inserito (e l’inevitabile continuo confronto con uno dei Maestri del razionalismo italiano, Luigi Moretti), per il prestigio istituzionale di avere come interlocutore una società per azioni di proprietà della Regione Lazio, e non ultimo, dalla necessità di rendere meglio fruibile e più confortevole uno spazio che nasce, negli anni ‘30, come palestra per la gioventù del littorio e si ritrova ad essere, nel 2020, spazio espositivo e di servizio per liberi cittadini.

Che destinazione avranno i progetti ideati dagli studenti al termine dell’iniziativa?
I progetti saranno oggetto di una mostra all’interno dello stesso edificio WeGIL ed infine rimarranno nella disponibilità di ciascun autore e della scuola. La convenzione, infatti, viene siglata nel massimo rispetto e tutela del lavoro degli allievi e di QIAD.

Tag: design