All’Istituto Caselli-De Sanctis parola agli studenti: un’installazione artistica per raccontare la pandemia
All’Istituto a indirizzo raro Caselli-De Sanctis sono arrivati dei nuovi banchi, con il piano in legno grezzo e realizzati artigianalmente, dove gli studenti potranno scrivere e appuntare i loro pensieri, al fine di creare un racconto personale e collettivo post-lockdown.
Un’iniziativa voluta dal direttore della scuola, Valter Luca de Bartolomeis, per dare voce agli studenti in un momento delicato e senza precedenti: “I giovani entreranno in classe, dove dovranno rimanere fermi, dovranno governare l’esuberanza dell’età e accettare di non essere liberi”. In queste circostanze, il rientro a scuola può diventare un evento difficile e a tratti traumatico, limitato da vincoli prima impensabili, a cui necessariamente adeguarsi. A fronte di questi freni, il progetto ha lo scopo di far sentire i ragazzi un po’ più liberi in sicurezza, permettendogli di esprimere i loro pensieri e riflessioni sulla nuova situazione che sono chiamati ad affrontare. I banchi diventano quaderni quindi, “su cui ogni giorno i ragazzi scriveranno una frase per raccontare le loro sensazioni legate al rientro a scuola. Il giorno dopo il banco (rigorosamente igienizzato) passerà a un compagno che dovrà agganciarsi alla frase di chi lo ha preceduto, proseguendo la storia, abbracciando l’altro in un racconto che unisce”.
Al termine dell’anno scolastico, ogni banco narrerà così la storia di un periodo complesso, e il racconto delle esperienze vissute da ogni studente. I piani in legno andranno a formare un’installazione artistica permanente, mentre le memorie verranno raccolte in un libro, presentato in occasione dell’inizio del prossimo anno scolastico. Durante l’evento di presentazione del volume, si terrà anche una raccolta fondi per sostenere gli artigiani del territorio, che hanno sofferto particolarmente le conseguenze della crisi sanitaria.