Burberry in partnership con l’Alta Scuola di Pelletteria Italiana

Burberry ha annunciato la partnership con l’Alta Scuola di Pelletteria Italiana e la Comunità di San Patrignano, un centro di riabilitazione per giovani tossicodipendenti che mette al centro del programma di recupero dei ragazzi l’apprendimento del sapere artigianale.
Una collaborazione fondata sulla sostenibilità e lo sviluppo dell’economia circolare attraverso l’inclusione di soggetti fragili, con il coinvolgimento di un centro di formazione d’eccellenza nella pelletteria: la scuola insegnerà ai residenti di San Patrignano le tecniche e i processi artigianali di smontaggio e riutilizzo della pelletteria, ricorrendo a prodotti in pelle Burberry non destinati alla vendita, e messi a disposizione dal marchio per l’occasione, rimettendo così in circolo il materiale.
Il progetto è partito ad agosto, con un corso di formazione di 80 ore sull’economia circolare, rivolto a 12 partecipanti e tenutosi nel laboratorio di San Patrignano dai docenti dell’Alta Scuole di Pelletteria Italiana, Monica Favini e Stefano Signori, esperti in disassemblaggio e ricostruzione. I ragazzi della comunità hanno così potuto realizzare, a partire dai pezzi da smaltire di Burberry, quattro nuovi prodotti finiti.
Un progetto ambizioso e nobile che testimonia l’impegno del brand a combattere lo spreco, mentre la scuola si riserva di trasmettere il suo patrimonio di competenza e saper fare ai ragazzi della comunità: i laboratori di pelletteria rappresentano un’importante opportunità per i suoi residenti di apprendere il mestiere dai veri maestri.
“Grazie alla collaborazione con Burberry siamo riusciti ad ottenere due grandi risultati” afferma il presidente della scuola Franco Baccani “il primo è quello di aver realizzato un vero progetto di economia circolare, il secondo è quello di aver potuto creare un percorso di sostenibilità sociale grazie alla Comunità di San Patrignano”.
Il progetto proseguirà con altri interventi non appena le disposizioni anti covid lo consentiranno.